tag:blogger.com,1999:blog-65838369192346313912024-03-12T19:11:15.534-07:00Il blog della Commissione Lavoro degli IndignatiIl blog di e per tutti i lavoratori indignaticommissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-18900440370048823642011-11-29T06:31:00.000-08:002011-12-01T22:38:57.176-08:00SOLIDARIETA' ALLA LOTTA DEI LAVORATORI DEL SERVIZIO CUCCETTE E TRENI LETTO DI TRENITALIA26 Novembre 2011<br />
<br />
<strong>Solidarietà ai lavoratori treni notte</strong><br />
<br />
<br />
<strong>I fatti</strong><br />
<div>Oggi la commissione lavoro è andata allo stabile di via Prenestina 135, occupato da tre giorni da alcuni lavoratori del personale viaggiante e della manutenzione delle cuccette e dei treni letto. A seguito della gara d’appalto per il servizio cuccette e treni letto Moretti (amministratore delegato di Trenitalia) ha ridotto il servizio del 50% con conseguente taglio di 400 lavoratori sugli 800 impiegati come personale viaggiante ed eliminazione della manutenzione con taglio di 87 manutentori. Le ditte “New Rest Servirail Italia” (ex “Wagon Lits”) e “Wasteels” hanno deciso di non presentarsi alla gara di giugno. Risultato: dall’11 dicembre gli 800 lavoratori del personale viaggiante saranno disoccupati, questi — pare in seguito ad accordi sindacali — pur essendo assunti col contratto collettivo nazionale delle attività ferr oviarie non usufruiranno né della mobilità né della cassa integrazione. Un vero e proprio licenziamento in tronco. La ditta “Rail Service Italia” (RSI), invece, titolare dell’appalto per la manutenzione, non paga gli stipendi dei lavoratori da 6 mesi, ha annunciato la disdetta del contratto e lunedì 28 avvierà le pratiche per la mobilità. Questo mentre il gruppo Barletta rilevava lo stabile della manutenzione a costi stracciati avviando una procedura speculativa che ha visto in pochi mesi crescere enormemente il valore commerciale dell’immobile, escludendo nei fatti ogni possibilità di prosecuzione delle attività manutentive. Tutto ciò nel quadro di una riduzione del servizio ferroviario notturno, a seguito della volontà di F.S. di sostituirlo con l’alta velocità, in nome della quale la società, geste ndo con denaro della collettività un servizio pubblico, sta sacrificando i treni dei pendolari, le tratte “non remunerative”, e quindi servizi essenziali per la comunità nelle zone più disagiate, e lo sviluppo di infrastrutture ferroviarie in particolar modo al sud, aumentando corrispondentemente, al di là dei proclami pubblicitari, in modo consistente le tariffe.</div><div><strong> </strong></div><div><strong>La lotta</strong></div><div>I lavoratori, dopo numerose iniziative e scioperi, hanno deciso di passare all’azione con l’occupazione dello stabile di proprietà di Trenitalia. Un gruppo di lavoratori “Servirail” e “RSI” di Torino e Roma si sono organizzati in internet ed il 24 novembre, insieme a colleghi di Lecco, Milano, Reggio Calabria, Messina, hanno dato vita all’occupazione. I lavoratori hanno iniziato da subito a fare un grande lavoro nel territorio intervenendo nel quartiere, volantinando alla stazione, presenziando a tutte le iniziative romane (tra le quali la programmata contestazione all’inaugurazione della nuova stazione tiburtina di lunedì 28). <br />
<br />
<strong>L’intervento della commissione lavoro</strong></div><div>Dopo che venerdì alcuni di noi erano andati a conoscere la situazione parlando con i lavoratori, sabato la commissione lavoro si è presentata all’occupazione decisa a dare il proprio contributo alla lotta. Dalle discussioni è emersa una diffusa diffidenza nei confronti dei sindacati (tra l’altro Moretti è ex segretario nazionale della Cgil Trasporti), ma anche una certa difficoltà a trovare una visione unitaria tra chi stava portando avanti la lotta, la coscienza del fatto che la loro condizione era comune a quella presente o futura di moltissimi lavoratori, la ricerca della visibilità mediatica ed istituzionale come via principale per tentare di risolvere la drammatica situazione. == Proposte Abbiamo affermato che: 1. questa lotta doveva trovare il suo cuore dirigente ed organizzativo nell’assemblea; l’assemblea è infatti fondamentale per costruire l’unità tra i lavoratori, costruire un punto di vista condiviso sulle modalità, metodi e strumenti con i quali la lotta deve essere portata avanti, contrastare il protagonismo di burocrati e politicanti, affermando invece il protagonismo dal basso dei lavoratori, dare vita al luogo — unico — nel quale devono essere prese le decisioni; 2. le lotte muoiono sia se si perde di vista la centralità del conflitto, cercando solamente la visibilità mediatica, istituzionale etc. sia se rimangono isolate; per questo abbiamo loro proposto di fare un nuovo striscione “la nostra lotta è la lotta di tutti i lavoratori”, e di costruire fattivamente un rapporto stretto con gli altri lavoratori che stanno lottando contro problematiche simili, come i 400 lavoratori <em>call-center</em> “Teleperformance” di via di Priscill a che stanno per essere licenziati; si tratta di avviarsi con decisione sulla strada della ricostruzione di quel tessuto di unità e solidarietà di classe tra lavoratori di diversi settori e disoccupati che, unico, ci può permettere di avere la capacità e la forza per iniziare a contrastare i continui attacchi dei padroni condotti per fare fronte ad una crisi che il loro stesso sistema — il capitalismo — ha generato; 3. politicanti, sindacalisti e burocrati vari saranno sempre pronti a utilizzare queste lotte non per difendere i lavoratori ma per difendere i loro interessi di bottega; se i lavoratori si vogliono difendere veramente, quindi, non possono contare che su loro stessi, sul loro protagonismo, sulla loro lotta ed organizzazione dal basso rompendo ogni egoismo, individualismo, opportunismo.</div><div><strong> </strong></div><div><strong>Primi risultati</strong></div><div>I lavoratori hanno risposto con entusiasmo alle nostre proposte ed analisi fissando per le 19.00, a partire dalla sera stessa, l’orario dell’assemblea. Assemblea che è stata ricca di interventi e problematiche. Ora si tratta di andare avanti sulla strada intrapresa. Invitiamo tutti i lavoratori che vogliono alzare la testa, gli studenti che vogliono impegnarsi per la ripresa della lotta di classe e tutti i soggetti che hanno a cuore gli interessi dei lavoratori a presenziare attivamente in via Prenestina, 135, Roma.</div><br />
<br />
<b>LA LORO LOTTA È LA NOSTRA LOTTA, LA NOSTRA LOTTA È LA LOTTA DI TUTTI I LAVORATORI!</b><br />
<div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Commissione Lavoro – indignati – Roma <a href="mailto:commissione.lavoro@email.it">commissione.lavoro@email.it</a> / commissionelavoro.blogspot.com</div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-75464478957770059942011-11-18T07:46:00.000-08:002011-11-24T02:48:18.695-08:00Corso sul capitalismoOgni mercoledi, a partire dal 30 novembre, si terrà in <span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;">via Efeso 2 (Metro B, Basilica San Paolo) un corso sul capitalismo, così articolato</span>:<br />
ore 18 - 19 lettura collettiva de "Il capitale"<span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;"> </span><br />
<span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;">ore 19 - 20 gruppo di studio e discussione.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;">Siete tutti invitati a partecipare! </span><br />
<span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;"><br />
</span>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-37376463491071431312011-11-06T07:49:00.001-08:002011-11-06T07:49:21.558-08:00<div align="CENTER" style="color: #ffcc33; font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;"><span><b>Assemblea di lavoratori</b></span></span></span></div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Century Schoolbook L,serif;"><span><b>Sabato 22 ottobre, ore 17.00</b></span></span></span></div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;"><b>Via Efeso 2 (Metro B, Basilica San Paolo)</b></span></div><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;">La crisi si sta abbattendo su di noi con inaudita violenza: dalle fabbriche alla scuola, dagli uffici all'agricoltura, dai <i>call-center</i> al terzo settore e oltre, fino alla devastazione ambientale e alla guerra. La condizione di noi lavoratori sta peggiorando rapidamente: tagli, licenziamenti, aumento dei ritmi, precarietà, incidenti,miseria, drastico peggioramento della qualità della vita, sono all'ordine del giorno ovunque.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;">Questa situazione è figlia della crisi del Sistema, ma anche di decenni di complicità da parte dei sindacati ufficiali e della sostanziale inutilità del sindacalismo di base.</span></div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;"><span style="font-size: 26pt; font-size: 6;"><b>Non ne possiamo più</b></span></span></div><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;">Da alcuni mesi abbiamo iniziato ad incontrarci come lavoratori (“stabili”, precari e disoccupati), in assemblea. Abbiamo deciso di non delegare più la nostra difesa a questo o quel rappresentante, ma di impegnarci in prima persona. Abbiamo constatato che i problemi che viviamo nelle differenti situazioni non sono poi così differenti. Abbiamo visto quanta forza ci dava il reciproco sostegno alle lotte e alle vertenze. Abbiamo capito che se non ci facciamo dividere dai sindacalisti e dai politicanti e restiamo uniti nelle nostre assemblee, siamo molto più forti.</span></div><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;"><b>Per questi ed altri motivi ti invitiamo a partecipare ad una grande assemblea di lavoratori, nata per dare forza alla autorganizzazione dal basso e senza deleghe delle nostre lotte.</b></span></div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;"><span style="font-size: 100%; font-size: 13pt;">Solo la <i>nostra</i> forza di lavoratori coscienti può arginare il <i>loro</i> attacco e porre le basi per un futuro diverso.</span></span> </div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;"><span style="font-size: 180%; font-size: 20pt;"><b>Assemblee di lotta autorganizzate</b></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Century Schoolbook L, serif;"><span style="font-size: 180%; font-size: 20pt;"><b>in ogni quartiere e luogo di lavoro!</b></span></span></div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-38791440421277173402011-10-18T07:16:00.000-07:002011-10-18T07:16:18.968-07:00ComunicazioneCiao, ricordiamo a tutt* che la riunione di questa settimana è fissata per oggi alle 17e30! L'appuntamento è sotto la statua di s. Francesco in piazza s. Giovanni, lì si deciderà se spostarsi in piazza s. Croce in Gerulamme.<br />
Vi aspettiamo!commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-3961124204889048552011-10-14T16:36:00.001-07:002011-10-14T16:36:02.141-07:0015 Ottobreappuntamento alle ore 13 in piazza della repubblica sotto lo striscione:<br />
"contro i padroni,<br />
senza i sindacati,<br />
il potere al proletariato!"<br />
<br />
a seguire assemblee di piazza a piazza san giovanni.<br />
<br />
AVANTI!commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-47400233222528612222011-10-04T09:13:00.000-07:002011-10-04T09:13:33.289-07:00AvvisoLa riunione di oggi è spostata a domani, mercoledi 5, alle ore 18 in piazza s. Giovanni.commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-567474955574401892011-09-30T10:12:00.000-07:002011-09-30T10:12:08.106-07:00Verbale della riunione del 27 settembre 2011<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:TrackMoves/> <w:TrackFormatting/> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:DoNotPromoteQF/> <w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther> <w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> <w:SplitPgBreakAndParaMark/> <w:DontVertAlignCellWithSp/> <w:DontBreakConstrainedForcedTables/> <w:DontVertAlignInTxbx/> <w:Word11KerningPairs/> <w:CachedColBalance/> </w:Compatibility> <m:mathPr> <m:mathFont m:val="Cambria Math"/> <m:brkBin m:val="before"/> <m:brkBinSub m:val="--"/> <m:smallFrac m:val="off"/> <m:dispDef/> <m:lMargin m:val="0"/> <m:rMargin m:val="0"/> <m:defJc m:val="centerGroup"/> <m:wrapIndent m:val="1440"/> <m:intLim m:val="subSup"/> <m:naryLim m:val="undOvr"/> </m:mathPr></w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="true"
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<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>R., lavoratore presso l'Enasarco, racconta la situazione relativa alla dismissione, da parte dell’ente, del suo ingente patrimonio immobiliare: circa cinquecento lavoratori, che effettuano servizi di portineria e pulizia, rischiano di perdere il lavoro. A tali lavoratori è stato proposto di firmare un contratto di cinque anni con i nuovi inquilini, acquirenti degli appartamenti messi in vendita dall’Enasarco, oppure, alternativamente, di prendere una buonuscita firmando le dimissioni. Tale accordo è stato firmato dalla Cisl, ossia dalla sigla storicamente più forte all’interno dell’ente, dalla Uil e dalla Ugl, mentre i sindacati di base sono gli unici che hanno appoggiato la protesta avverso tale scelta obbligata. R. riferisce che un collega gli ha parlato di una situazione simile che ha avuto luogo in Germania, che si differenzia da quella sopra descritta per il fatto che sono state costituite delle cooperative e nelle trattative relative alla dismissione del patrimonio immobiliare è stato inserito l'obbligo, per le cooperative, di sottoscrivere contratti con i lavoratori licenziati. Tale soluzione permette la creazione di una rete in grado di garantire più tutele per i suddetti lavoratori.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>E. aggiunge che ha degli amici tedeschi che le hanno accennato al fatto che le cooperative, per la loro struttura organizzativa, hanno avuto dei problemi di natura economica e si impegna ad informarsi meglio per riportare poi in commissione informazioni certe ed attuali.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>R. rileva che, in ogni caso, ciò che sta avvenendo all’Enasarco costituisce una sorta di ricatto da parte dell'ente nei confronti dei lavoratori. Il dipendente che non accetta la buonuscita e rifiuta di sottoscrivere il contratto con i nuovi inquilini, infatti, non potrà che essere licenziato, ed è quindi in una condizione di estrema debolezza.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>A. racconta che presso la società B-Twin volevano fargli firmare un foglio di dimissioni e che lui si è rifiutato di farlo.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L. rileva che la lotta dei lavoratori se portata avanti in modo non unitario non è efficace ed aggiunge che se anche dovessero nascere delle cooperative il compito della commissione lavoro sarebbe quello di estendere il conflitto affinché, a livello pratico, alzando sempre il livello della posta in gioco, fosse possibile ottenere il massimo per i lavoratori. Specifica che, qualora si accettassero soluzioni di compromesso, e quindi nel caso si mirasse ad ottenere un accordo contrattuale leggermente migliorativo rispetto alla situazione di partenza, avremmo comunque perso, in quanto il rapporto tra capitale lavoro è attualmente tale che ogni successo ottenuto non risulta essere, in realtà, mai una vittoria piena.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L. svolge un’analisi relativa agli ultimi accordi firmati dai sindacati e da Confindustria, rilevando che quest’ultima ha bisogno di sindacati-cuscinetto, per evitare lo scontro diretto tra lavoratori e datori di lavoro. Il contratto nazionale risulta utile alle aziende perché le fa stare tranquille, per quegli anni, sul fatto che non vi sarà conflitto sociale. Confindustria ha bisogno di qualcosa che possa limitare il diritto di sciopero e per tale motivo è andata dal governo a far presente che la permeabilità delle tutele dei lavoratori su tutti i fronti costituisce un problema e per tale motivo il 21 settembre la Marcegaglia e i sindacati confederali hanno firmato un accordo per tornare all'accordo del 28 giugno.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>G. parla dei profili di criticità dell'accordo siglato il 28 giugno da Cgil, Cisl, Uil e dalla Confindustria, evidenziando, in particolare, due aspetti più problematici: il primo è quello relativo alle clausole di tregua sindacale, il secondo riguarda il fatto che i contratti aziendali sono efficaci per tutti i lavoratori e vincolano tutti i sindacati se approvati dalla maggioranza delle Rsu elette.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>La discussione dell’assemblea verte, successivamente, sul diritto di sciopero. Ci si confronta sul senso della regolamentazione giuridica dello sciopero e sulle modalità di sciopero ritenute efficaci.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>G. aggiorna la commissione sulla situazione relativa al call center Teleperformance, evidenziando che l'azienda non ha dato seguito ad uno dei tre accordi che i dipendenti erano stati sollecitati a sottoscrivere. I lavoratori che avevano accettato € 2000 di buonuscita avrebbero avuto diritto, infatti, alla mobilità per un anno pagata all'80% ma è emerso che non è stata fatta una delibera di Giunta regionale, necessaria per la efficacia dell’accordo, e quindi questo non ha avuto seguito. Il 29 settembre avrà luogo la verifica, effettuata dal Ministero per lo sviluppo economico, in merito al rispetto degli accordi da parte dell'azienda. </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’assemblea decide di aspettare il 29 settembre per verificare come andrà tale verifica al fine di organizzare un'azione efficace presso l’azienda. Emerge, altresì, la necessità di creare un ponte tra i lavoratori contrattualizzati, che stanno licenziando, e i lavoratori a progetto che l'azienda, al contrario, sta continuando ad assumere.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L'assemblea prosegue la riunione con il racconto, da parte di A., delle problematiche, locali e nazionali, relative ai lavoratori del mondo lo spettacolo.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>La commissione, a causa di problemi logistici ed organizzativi, decide di spostare l'assemblea dei lavoratori, che si sta organizzando per l'8 ottobre, al 22 ottobre. Si decide di avvisare i lavoratori dell'Acccp al fine di coinvolgerli nell'organizzazione e si stabiliscono le linee generali del volantino/appello da diffondere, tra l’altro, a tutti gli appuntamenti di mobilitazione cittadina che avranno luogo a Roma fino al 22.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-38933505508439078202011-09-30T10:10:00.000-07:002011-09-30T10:11:01.564-07:00Verbale della riunione del 20 settembre 2011<div style="text-align: justify;"><span id="yui_3_2_0_18_131739939922966" style="line-height: 115%;"> Hanno preso parte alla riunione alcune lavoratrici e lavoratori che partecipano all’Assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà (Acccp). Vi è stato un interessante scambio di esperienze e di idee in merito all’attività svolta </span><span id="yui_3_2_0_18_131739939922966" style="line-height: 115%;">e </span><span id="yui_3_2_0_18_131739939922966" style="line-height: 115%;">agli obiettivi che l'Acccp e la Commissione lavoro si propongono. E' stata riscontrata </span><span id="yui_3_2_0_18_131739939922966" style="line-height: 115%;">una immediata comunanza</span><span id="yui_3_2_0_18_131739939922966" style="line-height: 115%;"> su entrambi gli elementi, che ha portato i partecipanti a decidere di provare ad organizzare insieme una grande assemblea dei lavoratori con cui le due realtà sono in contatto. I lavoratori dell'Acccp presenteranno alla loro assemblea la proposta e, successivamente, ci si metterà d'accordo per definire nel dettaglio l'organizzazione dell'evento.</span></div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-81376686274300164222011-09-18T05:29:00.000-07:002011-09-18T05:31:26.571-07:00Verbale della riunione dell'11 settembre 2011<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">L'ordine del giorno concerne l'individuazione delle modalità di costruzione dal basso di una rete dei lavoratori. </span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">M. rileva che non esiste alcuna possibilità di riformare questo sistema. È’ necessario, a suo parere, organizzarsi in classi, a prescindere dai sindacati e dai partiti, creando assemblee autoorganizzate di lavoratori.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">F. dichiara di essere un ex elettore di Rifondazione comunista, partito che definisce di finti oppositori: sui territori praticano l'opposizione per poi partecipare alle votazioni in materia di subappalti e cementificazione. Le proposte, a livello politico, vengono effettuate da dilettanti e da opportunisti. Il lavoro, aggiunge, deve diventare una pretesa, non deve costituire oggetto di elemosina: non ci si può aggregare a chi è disposto a cedere diritti, quindi neppure ai sindacati e alla stessa Fiom.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. riporta l’esperienza della Commissione lavoro di Barcellona, aderente al movimento spagnolo 15-M, precisando che le loro azioni sono intraprese a prescindere dai sindacati, che poi spesso si ritrovano a sostenere le loro battaglie.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">A., lavoratore metalmeccanico delegato Fiom, sostiene che bisogna distinguere la base dalla dirigenza sindacale. Con riferimento alla manifestazione del 15 ottobre, rileva la necessità di organizzare un’azione unitaria, che si può ottenere attraverso la creazione di una struttura che dia visibilità e che aiuti ad autoorganizzarsi. Fino ad allora, a suo parere, è necessario ricorrere all'aiuto di qualcuno che, anche a costo di “mettere il cappello” sulla manifestazione, possa dare una mano concreta in termini organizzativi.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">B. propone di organizzare una critical mass. A suo parere c'è uno scollamento tra l'obiettivo finale e le modalità di lotta e sostiene che delle azioni concrete organizzate da cento persone possono a volte far ottenere risultati migliori di grandi manifestazioni non ben organizzate.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. racconta l'esperienza della commissione lavoro, costituitasi quattro mesi fa, ed informa i presenti che sul blog è reperibile un documento elaborato dalla stessa commissione. Rileva, inoltre, che in primo piano vanno posti i nostri bisogni e le nostre forze e non generici diritti scritti in chissà quale documento internazionale. Aggiunge che la lotta va organizzata sul luogo di lavoro e specifica che per lotta non si devono intendere rivendicazioni specifiche ma che è necessario, invece, mettere in discussione l'intero sistema e, di conseguenza, vi è la necessità che si mobiliti tutto il movimento degli indignati. Enumera i lavoratori contattati e le loro condizioni sui luoghi di lavoro. Il primo essenziale passo è costituito dalla creazione di una rete di collegamento tra tutti i lavoratori, affinché sia possibile unirsi e coordinarsi.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">A., operaio presso la Fiat di Melfi, rileva che una delle debolezze dei lavoratori nasce dal fatto che i sindacati hanno spacchettato tutti i settori. A suo parere è necessario andare a tutte le assemblee per intercettare i lavoratori. Aggiunge che dalle sue parti si stanno perdendo moltissimi posti di lavoro e che lui ha notato non esservi alcuna solidarietà tra lavoratori, addirittura all'interno della stessa fabbrica.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. riporta l'esempio dell'occupazione della fabbrica Tacconi sud di Latina.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">F. evidenzia che si parla dei lavoratori ma non dei lavoratori più disagiati ed offre, a tale proposito, l'esempio del settore delle cooperative, in cui vi sono sigle sindacali marginali. Aggiunge che, a suo parere, la Fiom dovrebbe uscire dalla Cgil ed occuparsi di categorie interamente abbandonate a se stesse. Nei settori emarginati si dovrebbero creare degli interlocutori, che ad oggi non vi sono.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">A. afferma che il problema risiede nella burocrazia e fa presente che i dirigenti sindacali distaccati, quale lui è, spesso sono fuori da alcune dinamiche presenti a livello di vertice. Aggiunge che chi sta sul posto di lavoro non è facilmente corruttibile e che spesso tra i componenti delle RSU ci sono persone che non c'entrano nulla con la Fiom. Non deve interessare con chi le persone sono tesserate, sindacato partito, deve interessare la persona.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. ritiene che attualmente manchi il rapporto tra lavoratori e disoccupati. I disoccupati possono fare da collante tra i lavoratori, non avendo nulla da perdere, e bisogna di conseguenza coinvolgerli nell'organizzazione. I disoccupati a Napoli stanno effettuando diverse forme di agitazione ma esse sono fini a se stesse. Informa l’assemblea che a Torino c'è un inizio di coordinamento tra cassintegrati, lavoratori e disoccupati.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">L'assemblea concorda che uno dei problemi principali è l'assenza di solidarietà tra i lavoratori. </span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">C. sostiene che la Fiom faccia da controparte alla Cgil. A suo parere la Fiom dovrebbe essere utilizzata come vettore di comunicazione con i precari e propone di far partecipare la Fiom agli incontri assembleari.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. rileva che ciò che conta è partecipare agli scioperi dei lavoratori tutti, anche quelli tesserati con la Fiom. È necessario partecipare a tutti i cortei per raggiungere tutti i lavoratori ed invita i presenti a concentrare gli interventi sul tema dibattuto, ossia la costituzione di una rete di lavoratori al di là dei sindacati. Invita i presenti ad indicare quali siano le realtà lavorative conosciute in prima persona e quale sia la potenziale rete di lavoratori che intorno a ciascuno potrebbe costituirsi.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">A turno ognuno rende nota la sua potenziale rete di contatti.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">A. propone di effettuare uno sciopero autonomo ed evidenzia che, a suo parere, andrebbero effettuate delle occupazioni di fabbriche.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. rileva che questa è una delle sue possibili soluzioni ma che, in ogni caso, dovrebbero sceglierla i lavoratori in assemblea.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">S. dichiara di essere in contatto con i precari della scuola a Roma.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">R., ricercatore universitario precario, sostiene che non può essere effettuato un discorso diversificato tra pubblico e privato, essendo necessario portare avanti un discorso di solidarietà comune. Il precariato, suo parere, potrebbe essere sintetizzato nella formula “ se non ci sei tu ce n’è un altro al tuo posto”.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">L'assemblea prende in esame i vari possibili strumenti utili a contattare lavoratori. Si concorda sul fatto che è necessario utilizzare tutti i mezzi possibili per la costituzione della rete, dal Web al contatto diretto, dal volantinaggio ai giornali murali.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">L. afferma di essere un ex lavoratore e dichiara di far parte di un gruppo che dà assistenza e servizi gratis ai cittadini. Egli ritiene che chi non lavora avrebbe difficoltà a raggiungere la rete di lavoratori. A suo parere è chi lavora che dovrebbe entrare in contatto con le altre realtà ed aggiunge che, non essendoci più la forza sindacale, gli scioperi costano milioni di euro e sono, sostanzialmente, inutili.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. riporta l’esempio di lotta della Fincantieri, che ha stabilimenti con sede a Genova e a Stabia. Racconta di come a Genova i lavoratori abbiano assaltato la questura mentre a Stabia hanno occupato il Comune, ottenendo in tal modo un tavolo aperto a Roma. Una volta giunti nella capitale, però, la Fiom e la questura hanno fatto deviare i treni dei lavoratori provenienti dalle due città e hanno dato ai lavoratori informazioni sbagliate per non farli incontrare. Ciò ha comportato che, effettuato l'inutile corteo, il punto di contatto tra i lavoratori sia avvenuto solo nella stazione al momento della ripartenza, dove la celere si è affrettata a dividerli per farli ripartire immediatamente.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">U. sostiene che è necessario organizzare un folto numero di persone al fine di bloccare ad oltranza la produzione, unico metodo efficace, a suo parere, per ottenere risultati.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">G. si professa contrario ad ogni forma di lavoro nero, clandestino, sommerso, ritenendo che la liberalizzazione del mercato e la possibilità di delocalizzare la produzione costituiscano il punto di rottura del sistema del lavoro.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">G. Racconta la sua esperienza in un call center romano, rilevando che mentre lavoratori in Italia sono in cassa integrazione la sede albanese dell'azienda sta assumendo. Aggiunge che, a suo parere, l'elemento più grave è costituito da quello che stanno facendo i lavoratori: nulla. Aggiunge che è stato votato un referendum-truffa e che gli accordi fissati nel referendum non sono attualmente rispettati dall'azienda.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">P., lavoratore di Napoli trasferitosi a Roma, sostiene che è necessario trovare il modo di creare molti più contatti diretti e rileva le difficoltà avute nel reperire informazioni anche sull’incontro in corso.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">La discussione dell'assemblea continua trattando il tema dei referendum in fabbrica. Molti dichiarano di essere contrari ai referendum in quanto essi costituiscono una sorta di ricatto inaccettabile per il lavoratore.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">A. sostiene che è necessario non generalizzare, in quanto il referendum si rivela uno strumento utile limitatamente ai casi in cui sia posta ai voti la piattaforma che si va a discutere con i datori di lavoro: il rischio sarebbe, altrimenti, che il sindacato vada alle trattative decidendo tutto da solo.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">L'assemblea si trova d'accordo sulla necessità di sostenere l'organizzazione di assemblee dal basso, in tutti i settori del lavoro, raggiungendo anche coloro che il lavoro lo hanno perso. Si discute, altresì, sul tema della violenza, giudicata da molti non efficace e controproducente. Altri precisano che alcune azioni forti, quali il blocco della produzione e dello scambio ad oltranza, pur non costituendo azioni violente, si rivelano efficaci. Viene effettuato l'esempio dello sciopero effettuato quattro anni fa dagli autotrasportatori, andato in fumo perché al tavolo delle trattative si è poi tenuta una linea eccessivamente morbida.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. rileva la necessità di informare la commissione di tutte le lotte e dei presidi di cui si è a conoscenza, in modo da potervi partecipare e prendere contatti.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Ma. aggiunge che vi è la necessità di contattare anche degli avvocati del lavoro che possano supportare il lavoro della Commissione.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">La discussione in assemblea prosegue su un tema sensibile, quale la possibile partecipazione alle assemblee di persone politicamente schierate a destra. Le opinioni sono molteplici, sembra prevalere l'idea dell'inclusività, ossia la possibilità per chiunque di partecipare, ovviamente come singolo e in totale autonomia, alle assemblee, in base all'idea che i lavoratori sono uguali, a prescindere a quale schieramento appartengano, e che uguali sono anche le soluzioni da condividere: lo scopo dell'assemblea è giungere, attraverso una discussione paritaria, a definire tutti insieme le modalità di lotta.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Mi. evidenzia come vi siano grandi differenze tra il lavoro che sta tentando di portare avanti la commissione ed il sindacato: il sindacato è un organismo permanente, è chiuso alla partecipazione di lavoratori che non fanno parte del sindacato stesso e, infine, esso non si scioglie neppure se colleziona una serie di sconfitte; la rete assembleare di lavoratori non è un organismo permanente ma flessibile, è aperta a tutti e, qualora dovesse fallire, verrebbe sostituita da un'altra forma di lotta.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">D. legge all'assemblea il documento elaborato dalla commissione lavoro, reperibile sul blog della stessa, ed invita tutti a partecipare al miglioramento del documento intervenendo alle riunioni della commissione lavoro, che si svolgono il martedì alle 19.00 in piazza S. Giovanni.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;">Al termine della discussione l'assemblea elabora un documento di sintesi da presentare all'assemblea generale, attualmente reperibile sul blog.</span></div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-78330875909591889832011-09-12T14:17:00.000-07:002011-09-12T14:17:33.425-07:00Sintesi della riunione della commissione lavoro dell’11 settembre, presentata all’assemblea generale nell’ambito delle iniziative organizzate dal movimento Indignati il 10 e l’11 in piazza s. Giovanni.<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><img src="http://img2.blogblog.com/img/video_object.png" style="background-color: #b2b2b2; " class="BLOGGER-object-element tr_noresize tr_placeholder" id="ieooui" data-original-id="ieooui" /> <style>
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<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;"></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Vengono riassunti all'assemblea i punti su cui concordano coloro che hanno partecipato alla riunione, avente quale ordine del giorno l'individuazione delle modalità per costruire dal basso una rete dei lavoratori. In particolare, è emersa la difficoltà che hanno i lavoratori nel riuscire a manifestare il loro disagio e, soprattutto, nel trovare forme di aggregazione e di lotta efficaci. La situazione attuale è caratterizzata da una forte disgregazione sociale e dallo stato di isolamento dei lavoratori. A livello politico si sta effettuando uno smantellamento premeditato del sistema di tutele del diritto del lavoro e le organizzazioni sindacali sono istituzioni che non provvedono più a difendere i diritti dei lavoratori, essendo soggetti che compartecipano al meccanismo di sottrazione delle tutele. La commissione è d'accordo nel creare, quindi, una rete di solidarietà tra tutti i lavoratori, i precari, i disoccupati, i cassintegrati, per proporre nei luoghi di lavoro assemblee autoconvocate ed autoorganizzate, in cui decidere le forme di lotta da condurre uniti, al di fuori di partiti e sindacati. In base al principio per cui la lotta di uno é la lotta di tutti, è necessario riuscire a diffondere il più possibile questa iniziativa, sfruttando tutte le modalità immaginabili: il web, il volantinaggio nei luoghi di lavoro, l'affissione di giornali murali, la partecipazione a cortei, a manifestazioni e a tutte le occasioni di protesta per diffondere tale modello di lotta. La commissione lavoro invita tutti a leggere il documento presente sul blog all'indirizzo http://commissionelavoro.blogspot.com/<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e ad avanzare proposte migliorative. In merito alla giornata del 15 ottobre, la Commissione ha deciso di stampare dei volantini tematici, finalizzati a diffondere le proprie proposte tra tutti i lavoratori partecipanti.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><br />
</div><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;">A breve sarà pubblicato il verbale integrale della riunione.</span>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-24234003809716513562011-09-09T03:05:00.000-07:002011-09-09T03:05:33.902-07:006 settembre 2011 - Giornata di sciopero generale<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:TrackMoves/> <w:TrackFormatting/> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:DoNotPromoteQF/> <w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther> <w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> <w:SplitPgBreakAndParaMark/> <w:DontVertAlignCellWithSp/> <w:DontBreakConstrainedForcedTables/> <w:DontVertAlignInTxbx/> <w:Word11KerningPairs/> <w:CachedColBalance/> </w:Compatibility> <m:mathPr> <m:mathFont m:val="Cambria Math"/> <m:brkBin m:val="before"/> <m:brkBinSub m:val="--"/> <m:smallFrac m:val="off"/> <m:dispDef/> <m:lMargin m:val="0"/> <m:rMargin m:val="0"/> <m:defJc m:val="centerGroup"/> <m:wrapIndent m:val="1440"/> <m:intLim m:val="subSup"/> <m:naryLim m:val="undOvr"/> </m:mathPr></w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="true"
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<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Come deciso nell’ultima riunione, la Commissione lavoro il giorno 6 settembre, giornata di sciopero generale proclamato dalla CGIL e da</span> USB, SLAI COBAS, ORSA, CIB UNICOBAS, SNATER, SICOBAS ed USI,</i> <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ha svolto un ruolo attivo, con l’obiettivo, in particolare, di coinvolgere lavoratori e lavoratrici in assemblee sul modello spagnolo al termine dei cortei, come alternativa efficace alle solite modalità di manifestazione (corteo-comizio). Il modello assembleare è stato applicato con buoni riscontri.</i> S<i style="mso-bidi-font-style: normal;">egnaliamo, in particolare, quattro momenti caratterizzanti la giornata: l'assemblea svolta a ridosso del comizio della CGIL, in cui sono state esposte le dinamiche del Movimento 15M degli Indignati spagnoli e il nostro lavoro come Commissione (la risposta dei lavoratori è stata discreta, molti si sono avvicinati e hanno partecipato attivamente all'assemblea); l’assemblea svolta in piazza Navona prima dell’assemblea dell’USB; l'assemblea svolta insieme alla USB a Piazza Navona, dove abbiamo tenuto quattro interventi riguardanti il movimento in generale, la giornata di sciopero, il concetto di lotta, l'importanza delle assemblee di quartiere e nei posti di lavoro, il lavoro della Commissione, le assemblee di piazza San Giovanni, le giornate del 10 e 11 (organizzazione di grandi assemblee popolari) nonché l’incontro previsto per la mattina del 10 (Romabenecomune, incontro cui parteciperemo per sviluppare una linea comune per organizzare il 15.O); segnaliamo, infine, gli interventi effettuati da due nostri militanti dal palco della Fiom, che hanno riscontrato il favore di buona parte dei circa 2000 lavoratori lì presenti.</i></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Durante la mattina la Commissione ha partecipato al corteo della CGIL per tentare di promuovere, a fine manifestazione, una grande assemblea pubblica con i lavoratori. A tal fine sono stati effettuati al megafono diversi appelli lungo tutto il corteo, accompagnati da un fitto volantinaggio. L’assemblea ha avuto luogo intorno alle ore 12 nei pressi del Colosseo, nell’area in cui il corteo è confluito. All’inizio dell’assemblea è stato deciso che oggetto della discussione sarebbero state le ragioni della protesta. Di seguito vengono sintetizzati gli interventi effettuati.</span></i></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ma., membro della Commissione lavoro, spiega che si sta tentando di effettuare un’assemblea al di fuori di sindacati e partiti, con la finalità di costituire una rete di solidarietà, confronto e lotta tra lavoratori, sulla falsariga del movimento orizzontale spagnolo. Espone sinteticamente le regole di svolgimento dell’assemblea ed accenna all’evento che si svolgerà nelle giornate del 10 e 11 settembre a piazza s. Giovanni, invitando nuovamente chiunque a partecipare per esprimere la propria opinione.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Mi. dichiara che l’assemblea si pone in alternativa al sistema del corteo e del comizio finale, strumenti che giudica inefficaci, e rinnova l’invito ad intervenire, anche per esprimere posizioni divergenti, in quanto un’assemblea quale quella in corso rappresenta in ogni caso, per quanto possa apparire nel momento attuale inusuale, il modello che in futuro si dovrà necessariamente utilizzare per condurre una lotta che porti a dei risultati. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>G. prende la parola per analizzare brevemente la situazione attuale del lavoro, ponendo l’accento sulle disposizioni contenute nella manovra che, di fatto, attraverso la contrattazione decentrata, aggirano le tutele assicurate ai lavoratori dall’articolo 18 dello Statuto.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Prende la parola una donna portoghese che esprime il suo favore per le modalità di svolgimento dell’assemblea e fa un rapido accenno all’esperienza spagnola.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>A., agricoltore pugliese, afferma che in passato la produzione del vino era gestita da aziende prevalentemente unifamiliari. Aggiunge che oggi le multinazionali stanno prendendo in mano la produzione, creando condizioni di povertà tra i contadini. Afferma che lo Stato, a suo parere, dovrebbe intervenire in maniera più incisiva nel sistema produttivo ed effettua un richiamo all’art. 47 della Costituzione.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>F. si dichiara contenta di partecipare ad un’assemblea svolta con le modalità promosse dagli indignati spagnoli. Dichiara di avere 40 anni e di avere un fratello di 27 che, non riuscendo a trovare lavoro né nel suo campo né in altri, è in questo momento in uno stato di depressione tale da non aver avuto le forze neppure per partecipare alla manifestazione. Aggiunge di essere una insegnante di sostegno e racconta di aver denunciato un sopruso consumato da un sacerdote a danno di un bambino. A fronte di questo atto dice di non aver ricevuto il sostegno né del sindacato né dalla scuola come istituzione. Afferma di essersi trovata sola e di aver dovuto subire da parte del suo datore di lavoro, per la sua denuncia, condotte mobbizzanti. Precisa che il sindacato al quale si era rivolta è proprio la CGIL e dichiara di essere ormai rimasta sola a difendersi.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>B. prende la parola per suggerire di portare nelle prossime assemblee anche delle sedie, in modo da riuscire a garantire la partecipazione anche delle persone anziane.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>G., un lavoratore di Terni, esprime la sua piena adesione all’idea di effettuare assemblee popolari aperte. Sostiene di aver provato a dare vita ad una realtà di questo tipo nella sua città ma di non esservi riuscito a causa del disinteresse mostrato dai più. Aggiunge di essere operaio presso la ThyssenKrupp e precisa che diverse volte ha provato a rivolgersi alla CGIL per sollecitare la difesa dei diritti aziendali dei lavoratori, non trovando nel sindacato alcun riscontro in merito alle istanze avanzate.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Conclusa l’assemblea nei pressi del Colosseo la Commissione lavoro si è diretta verso piazza Navona, dove era previsto che vi fosse dal primo pomeriggio un presidio dell’Unione sindacale di base e, intorno alle 18, un presidio della Fiom. La Commissione lavoro ha promosso, anche in piazza Navona, un’assemblea popolare aperta, che ha avuto luogo intorno alle 15:30. Di seguito vengono sintetizzati gli interventi effettuati.</span></i></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Mi. rileva che l’assemblea svolta la mattina ha sollecitato l’esigenza di predisporre uno striscione con la scritta “assemblea”, da collocare in futuro al centro del cerchio assembleare. Propone, altresì, di rileggere gli interventi appuntati nel verbale dell’assemblea svolta la mattina, al fine di poter svolgere, a partire da essi, alcune considerazioni.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>D. rilegge il verbale e sottolinea come in due interventi vi sia stata un’ aspra critica nei confronti del sindacato, e della CGIL in particolare. Evidenzia che i lavoratori, pur rendendosi conto che il sindacato non sia più un referente adeguato per le loro istanze, non riescono a trovare un’alternativa credibile ed è questo un segnale che dovrebbe portare ad intensificare l’attività di espansione del modello assembleare nei luoghi di lavoro.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L. svolge una riflessione più generale sulla giornata di sciopero e su quanto emerso negli ultimi giorni. Espone alcune riflessioni sulla nefasta situazione economica e politica e ricorda che la CGIL ha promosso l’ultimo sciopero generale il 6 maggio scorso, dopo che lo stesso è stato richiesto a gran voce da una pluralità di parti. Afferma che lo sciopero in corso è effettuato di martedì, un giorno in cui teoricamente si crea più disagio rispetto al venerdì, ma evidenzia come le attività produttive e commerciali in questo momento dell’anno non sono ancora a pieno regime e le scuole non hanno ancora riaperto i battenti. Le rivendicazioni fatte dal sindacato, inoltre, risultano essere deboli, in quanto si contesta la manovra finanziaria ma non si punta il dito contro politiche sociali che dovrebbero essere definite generalmente inaccettabili. Tali considerazioni portano a ritenere che CGIL e FIOM si siano unite per effettuare unicamente uno sciopero di rappresentanza: successivamente a questo sciopero si potrà infatti affermare che lo sciopero non serve e che la forza contrattuale sarà nelle mani delle sole organizzazioni che decidono di sedersi intorno ad un tavolo. Rappresenta che dell’unico sciopero efficace, quello che è in grado di bloccare la produzione, non se ne parla e che i disoccupati, chiamati a scendere in piazza, non sanno come continuare la lotta. Conclude affermando che la base è scontenta e che è necessario spendersi nel fare assemblee di piazza per sostenere chi vive questo malcontento.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ma. racconta ciò che sta avvenendo negli ultimi mesi in piazza s. Giovanni. Sottolinea il fatto che le persone che si ritrovano a marciare fianco a fianco in un corteo non si conoscono effettivamente ed è quindi necessario organizzare delle assemblee per creare un rapporto vero tra i lavoratori.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Mi. pone all’assemblea un quesito circa le parole d’ordine che debbono accompagnare il tentativo di organizzare un’assemblea durante i cortei e si domanda quali siano le argomentazioni da sottoporre alla discussione una volta iniziato il confronto assembleare. Ricorda che in altre occasioni si è parlato degli scioperi a scacchiera, scioperi ad oltranza e progressivi. Evidenzia come, probabilmente, non vi sia tra i lavoratori più neppure idea delle modalità con cui portare avanti la lotta e che, di conseguenza, sarebbe forse necessario fare uno sforzo per raccogliere le esperienze di agitazione più o meno recenti.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>P. chiede delucidazioni sulle assemblee previste nelle giornate di sabato e domenica 10 e 11 settembre a piazza s. Giovanni, in particolare sulle modalità di organizzazione.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ma. spiega come sono nate le due giornate, precisando che chiunque parteciperà alle assemblee si adeguerà alle modalità accolte dal movimento degli Indignati. Evidenzia che negli stessi giorni avrà luogo il tavolo sul lavoro organizzato dall’Isola dei Cassintegrati e che ognuno parteciperà all’assemblea come persona, come singolo, al di là del movimento di appartenenza.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L. aggiunge che lo stesso movimento degli indignati spagnoli è composito, in quanto sono eterogenei coloro che sono colpiti dalla crisi, dal proletariato al ceto medio. Sottolinea che il 10 e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l’11 sarà interessante sviluppare il modello del confronto assembleare e che si dovrà tentare di spiegare che tutti i sistemi riformisti sono inutili, in quanto la crisi è del sistema capitalistico.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>G. chiede a L. come, a suo parere, si possa risolvere il problema della disoccupazione.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L. risponde che il problema della disoccupazione è un falso problema. I ritmi massacranti e la gente disoccupata che si ritrova per strada sono frutto del sistema retto sul profitto: è più conveniente assumere pochi lavoratori e sfruttarli al massimo che assumerne di più. Asserisce che la tecnologia non è utilizzata nel modo corretto e che oggi vi sono migliaia di posti che risulterebbero inutili in una società più giusta. In un mondo non dominato dalla logica del profitto sarebbe possibile lavorare un numero molto basso di ore per cinque giorni a settimana, con la garanzia di una buona qualità di vita per tutti. Afferma che di lavoro da fare ce ne sarà moltissimo, dovendosi modificare un intero sistema di produzione, ed aggiunge che oggi alcuni lavori non vengono fatti semplicemente perché non creano plusvalore e, quindi, profitto. In futuro potrebbero essere le assemblee a decidere le priorità, anche produttive, e successivamente il lavoro verrà equamente diviso. Afferma che le rivendicazioni che di solito si fanno,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quale ad esempio quella “lavorare meno lavorare tutti”, sono spesso giuste ma sono, altresì, irrealizzabili nel sistema del profitto. Aggiunge che tutto questo avviene in un momento nel quale la crisi sta portando in piazza milioni di persone. il capitale crea proletari e lavoratori e crea, al contempo, la crisi: la crisi, a suo parere, deve essere vista come un’occasione per trovare un modello organizzativo alternativo della società radicalmente differente da quello attuale.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>M. interviene per ricordare un’altra esperienza della storia recente caratterizzata dallo svolgimento di grandi assemblee di massa. A suo parere è necessario ricordare tale esperienza, come altre, per comprendere le motivazioni per cui vi è stato un fallimento, al fine di non commettere gli stessi errori. Ricorda che in Albania nel ’97 è accaduto qualcosa di simile a quanto successo in Argentina nel 2001, ossia il fallimento delle banche. Da ciò sono nate delle grandi assemblee di massa, che hanno coinvolto gran parte della popolazione. L’esperienza si è conclusa in modo tragico: dei comitati di salute pubblica in difesa della proprietà albanese organizzati dallo Stato, unitamente all’azione repressiva dell’esercito greco e di quello italiano, hanno fatto delle vere e proprie stragi. Da tutto ciò, aggiunge, derivano le navi della speranza che, cariche di albanesi, partivano per raggiungere l’Italia tra il ’97 e il ’99. Afferma che è assolutamente necessario andare oltre i confini nazionali, impedendo il gioco del ribasso del lavoro effettuato dai padroni, e creare una lotta internazionale.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>M. informa i lavoratori che partecipano per la prima volta ad un’assemblea organizzata dalla Commissione lavoro che lo scopo è quello di creare una rete tra i lavoratori, fuori dai sindacati e dai partiti. Annuncia che in Spagna si sta preparando uno sciopero generale organizzato dalla Commissione lavoro di Barcellona del Movimento 15-m.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>B., lavoratore che risiede fuori Roma, evidenzia che qualcosa in Italia e nel mondo di sicuro sta succedendo e cita, a proposito, la giornata di mobilitazione internazionale fissata per il 15 ottobre. A suo parere è necessario partecipare attivamente, pur partendo da diverse posizioni, portando avanti le istanze comuni, lottando contro il ruolo delle banche e al di là dei partiti e in ogni caso cercando punti di contatto tra i vari movimenti, superando gli elementi che dividono. Propone di partecipare all’assemblea organizzata dall’USB.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L’assemblea si dice d’accordo a partecipare ad una eventuale assemblea promossa dall’USB, a patto che essa sia realmente aperta alla partecipazione di tutti e non sia organizzata con interventi preparati.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>M. precisa che la Commissione lavoro, e il movimento degli Indignati in genere, non vuole escludere aprioristicamente tutti i sindacati ma solo i burocrati.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">L’assemblea è stata chiusa allorché dai microfoni dell’USB è stato annunciato l’inizio di un’assemblea. In essa sono intervenuti anche tre membri della Commissione lavoro ed un partecipante al movimento degli Indignati di Roma per spiegare l’attività fin qui svolta a piazza s. Giovanni, nei quartieri e nei luoghi di lavoro e per invitare tutti a partecipare alle assemblee di piazza e all’evento organizzato a s. Giovanni nei giorni 10 ed 11 settembre.</span></i></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Al termine dell’assemblea organizzata dall’USB la Commissione lavoro ha svolto una breve assemblea di fronte al palco montato dalla Fiom, conclusasi quando dallo stesso palco hanno annunciato l’inizio di una grande assemblea. Due membri della Commissione lavoro hanno prenotato un intervento, effettuato davanti a circa 2000 persone.</span></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Il primo intervento è stato fatto, intorno alle </span>8, da M. a nome degli Indignati: "<em id="yui_3_2_0_1_1315559049422319"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif";">vi invitiamo alla due giorni di assemblea che si terrà il 10 e 11 a piazza san Giovanni. Gli Indignati sono un movimento spontaneo, nato dal basso, che si organizza in assemblea, rifiuta i capi e la delega, rivendica il protagonismo di lavoratori e disoccupati. La Commissione lavoro di Barcellona, del movimento degli Indignati 15-M, ha promosso uno sciopero generale senza sindacati: lavoratori, è ora di svegliarsi!</span></em>". Successivamente ha preso la parola L. per la Commissione lavoro: "<em><span style="font-family: "Calibri","sans-serif";">siamo partiti da una riflessione: negli ultimi 20 anni contratto dopo contratto, accordo dopo accordo, ci hanno sempre tolto qualcosa: diritti, salario, sicurezza, occupazione, stabilità, ogni accordo era peggiorativo, il meno peggio era spacciato per vittoria. Ognuno di questi accordi veniva, alla fine, regolarmente firmato. Se tutto questo è passato è perché il capitale è in crisi ed anche perché ci hanno strappato la nostra unica arma di difesa, la lotta di classe. Non si fanno più lotte vere e lotte vere significa non uno sciopero ogni sei mesi, fatto spesso per sostenere una parte politica in parlamento, lottare significa perdere il meno possibile in busta paga ed arrecare più danno possibile ai profitti. Scioperi selvaggi, ad oltranza, a scacchiera, a singhiozzo, sono tante le forme, ma bisogna partire dalla volontà di lottare, per questo ci rivolgiamo ai lavoratori, perché formino assemblee in ogni luogo di lavoro e perché queste assemblee si colleghino tra loro, oltre ogni divisione. Vediamo che i lavoratori sono divisi in base alla tessera sindacale, alla razza, alla mansione, alla tipologia contrattuale, al sesso. Non va bene, i lavoratori devono essere uniti, e questa unione si costruisce dal basso, superando il concetto della delega: siamo abituati a delegare ad un voto ogni 5 anni, siamo abituati a delegare a questo o quello perché ci difenda, perché faccia il nostro interesse etc. No, quello di cui c’è bisogno non è la delega ma il protagonismo diretto di tutti i lavoratori, di tutti i proletari colpiti dalla crisi. Lottare davvero significa anche rompere le leggi anti-sciopero, anche esse regolarmente e puntualmente firmate. Le leggi anti sciopero sono come dei paletti che di anno in anno si stringono sempre di più attorno a noi, fino ad impedirci ogni movimento. Dovremo arrivare a rompere anche queste come dovremo arrivare a mettere in discussione il sistema del profitto, che genera la crisi, perché all'interno della logica del profitto non è possibile nessuna soluzione alla crisi</span></em>".<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-66656197296120422492011-09-01T04:16:00.001-07:002011-09-01T04:16:52.836-07:00Verbale della riunione del 30 agosto 2011<span class="Apple-style-span" style="background-color: white; font-family: 'Courier New', courier, monaco, monospace, sans-serif; font-size: 16px;"></span><br />
<div style="margin-bottom: 0pt; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"><br />
</span></div><div style="margin-bottom: 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;">Ordine del giorno:</span></div><div style="margin-bottom: 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;">- Aggiornamento sulla vicenda Teleperformance</span></div><div style="margin-bottom: 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;">- Organizzazione giornata 10 settembre</span></div><div style="margin-bottom: 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;">- Organizzazione dell’azione della Commissione in relazione allo sciopero del 6 settembre</span></div><div style="margin-bottom: 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;"><span> </span>In merito al primo punto all’ordine del giorno viene letta una lettera in cui si riassume la vicenda di Teleperformance, scritta da un lavoratore di tale società con l’ausilio di un membro della Commissione Lavoro. Dalla ricostruzione degli eventi, che copre l’intero arco di tempo in cui nella società si sono manifestate problematiche occupazionali, emerge da un lato la politica contraddittoria dell’azienda nella gestione del personale, dall’altro la debolezza e l’inefficacia dell’azione sindacale. La lettera verrà inviata ad alcuni media al fine di rendere quanto più diffusa possibile la conoscenza delle problematiche sussistenti in Teleperformance. Il momento attuale vede i dipendenti di Teleperformance in cassa integrazione in deroga, con la corresponsione teorica dell’80% della retribuzione: in realtà la cassa integrazione, peraltro applicata a partire da una data in cui l’accordo non era ancora stato firmato, non è retribuita appieno, in quanto sono pagate esclusivamente le ore effettivamente lavorate, non quelle non lavorate che dovrebbero essere pagate con la cassa integrazione. Il lavoratore spiega all’assemblea le ragioni del suo voto favorevole all’accordo finale siglato con l’azienda: esplicita che al momento della firma non c’erano i presupposti per lo svolgimento di un’azione più decisa dei lavoratori volta ad ottenere condizioni più favorevoli e che l’alternativa all’assenso sull’accordo sarebbe stata, in definitiva, il solo licenziamento. Si discute in merito alle forme di lotta più opportune nell’azienda, che la Commissione Lavoro dovrebbe promuovere e sostenere. Si decide di organizzare un volantinaggio nelle sedi della società al fine di invitare i lavoratori sia a partecipare alle assemblee della Commissione lavoro sia ad assistere ad una proiezione del documentario di Ascanio Celestini<span> </span>“Parole sante”, realizzato in collaborazione con il Collettivo Precari <span>Atesia, con il fine di provare a creare i presupposti per la costruzione di </span>una rete comune tra i lavoratori dei call center e di individuare, insieme ai lavoratori, le azioni da intraprendere all’interno dell’azienda. L’assemblea ribadisce, altresì, la necessità di contattare, con la stessa finalità, lavoratori di altri call center.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;"><span> </span>In merito alla giornata del 10 settembre, i cui dettagli organizzativi saranno fissati, per quanto riguarda l’intero movimento degli indignati di Roma, nell’assemblea convocata per il 31 agosto, la Commissione decide di contattare telefonicamente coloro che si stanno occupando dell’organizzazione concreta dell’evento, ossia Michele Azzu e Marco Nurra, curatori del blog <a href="http://www.l%27isoladeicassaintegrati.com/" rel="nofollow" style="color: #0000cc;" target="_blank"><span>www.l’isoladeicassaintegrati.<wbr></wbr>com</span></a>, che si occupa di dare visibilità alle vertenze italiane di lavoratori in lotta. Con Michele Azzu si concorda lo svolgimento di un’assemblea aperta a conclusione del tavolo sul lavoro già organizzato da Azzu e Nurra. Si decide, altresì, di predisporre un punto informativo sulle attività della Commissione da collocare in piazza nella giornata del 10.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 18px;"><span> </span>In merito allo sciopero generale indetto dalla CGIL per giorno il 6 settembre, la Commissione decide di non partecipare ufficialmente al corteo, in quanto il sindacato non rappresenta le istanze dell’assemblea. Si approva la proposta di effettuare un volantinaggio tra i lavoratori partecipanti allo sciopero al fine di convocare, nella piazza in cui il corteo confluirà, un’assemblea aperta tra i lavoratori.</span></div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-6974882442622939192011-08-08T16:43:00.000-07:002011-08-08T16:43:32.020-07:00Riunione del 9 agosto ANNULLATA<span class="Apple-style-span" style="font-size: x-large;"><b><u>La riunione di oggi è stata ANNULLATA causa impegni esterni della Commissione (presidio Tacconi Sud). Ci scusiamo con tutti e ci vediamo martedì 16 alla stessa ora in piazza!</u></b></span>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-25499856853328647402011-08-03T09:24:00.000-07:002011-08-03T09:44:26.476-07:00Verbale della riunione del 2 agosto 2011<div class="yiv971468718msonormal"><b><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br />
</span></b></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Ordine del giorno: </span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">- Incontro con i lavoratori delle Assicurazioni Generali</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">- Assemblea con tutti i lavoratori in contatto con la Commissione Lavoro</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">- Contatto con le lavoratrici della Tacconi Sud</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">- Proposte varie per la Commissione Lavoro</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">- Aggiornamento blog</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br />
</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"> Sono presenti alla riunione due lavoratori delle Assicurazioni Generali, che raccontano la vicenda che stanno vivendo presso il loro luogo di lavoro. Riferiscono all’assemblea che, a fronte dei circa 500 euro costituenti la retribuzione di 40 ore di lavoro settimanali, i lavoratori addetti alla vendita, i c.d. “produttori”, sono costretti, per una prassi neppure contemplata dal loro contratto, a raggiungere il premio di produzione come se ciò rientrasse tra le mansioni ordinarie. Il valore in euro dei contratti che mensilmente sono costretti a chiudere per il raggiungimento del premio risulta aumentare da gennaio a dicembre, secondo un meccanismo a ciclo annuale, e la quota non raggiunta in un certo mese, a prescindere dalle motivazioni sottostanti, viene sommata a quella fissata per il mese successivo. Tale condizione vessatoria prevede, nell’ipotesi in cui il premio di produzione non sia raggiunto, l’assunzione di provvedimenti disciplinari da parte dell’azienda. A ciò si aggiunge, quale conclusione paradossale, che il premio stesso non è neppure attribuito ai lavoratori che faticano per il suo conseguimento. I due lavoratori proseguono raccontando di una serie di problematiche inerenti l’illegittimità di alcune procedure che l’azienda costringe i dipendenti a seguire per lo svolgimento del lavoro ordinario, illegittimità da loro più volte segnalate e che, al momento, sono oggetto anche di un contenzioso giurisdizionale.</span></div><div class="yiv971468718msonormal" id="yui_3_2_0_5_1312384598349280" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"> Viene trattato dall’assemblea il tema dei rapporti sindacali all’interno dei luoghi di lavoro. Si concorda sul fatto che attualmente i sindacati hanno perso, nella stragrande maggioranza dei casi, la loro capacità rappresentativa e che sono organismi che tutelano propri interessi. Quale alternativa efficace per portare avanti le lotte all’interno dei luoghi di lavoro vengono individuati, quali strumenti universalmente efficaci, l’effettuazione di assemblee di lavoratori e la costituzione di una rete tra le varie realtà lavorative in difficoltà. Si decide, dunque, di organizzare per settembre un’ assemblea con tutti i lavoratori con cui la Commissione lavoro è in contatto e di cui, in diversi casi, sta sostenendo la lotta e con quelle realtà che da qui ad allora si riusciranno a coinvolgere. Si intende riuscire a stilare, al termine dell’assemblea, un documento da cui emergano i bisogni che, al di là delle differenze contrattuali, unificano tutti i lavoratori.</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"> La Commissione decide di contattare i lavoratori dell’azienda Tacconi Sud, in cui le lavoratrici sono riunite in presidio permanente dal 19 gennaio, al fine di portare solidarietà in fabbrica e di cercare di connettere quella realtà alla costituenda rete tra lavoratori. L’assemblea accoglie la proposta di effettuare delle assemblee in occasione delle manifestazioni organizzate a Roma a partire dal mese di settembre e rinvia alle prossime riunioni l’individuazione delle modalità di organizzazione delle stesse.</span></div><div class="yiv971468718msonormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"> Si segnala l’inserimento, nel blog della Commissione, di una sezione relativa alle lotte che la Commissione sta sostenendo e appoggiando e di una sezione relativa ai siti “amici”. Viene reso noto, infine, che la Commissione Lavoro di Barcellona ha inviato alla e-mail della nostra Commissione il Manifesto per il coordinamento statale spagnolo delle commissioni del movimento 15M coinvolte nell’ organizzazione di uno sciopero generale. </span></div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-11247818649083740972011-07-29T16:12:00.000-07:002011-07-29T16:12:28.392-07:00Verbale assemblea commissioni lavoro Madrid 24.07.11<h3 class="uiHeaderTitle" style="color: white; font-size: 11px; margin: 0px; padding: 0px 0px 0px 22px; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small; font-weight: normal; line-height: 14px;">VERBALE DELL’ASSEMBLEA TENUTASI NEL PARQUE DEL RETIRO DI MADRID IL GIORNO 24 LUGLIO 2011 IN MERITO ALLA POSSIBILITÀ DI ORGANIZZARE IN SPAGNA UNO SCIOPERO GENERALE.</span></h3><span class="Apple-style-span" style="color: white; font-family: inherit;"></span><br style="color: #eeeeee;" /><span style="color: #eeeeee;"> </span><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br />
</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">All’assemblea hanno partecipato circa 25 persone, tra cui alcuni rappresentanti delle commis</span><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">sioni “lavoro” di Madrid e di Barcellona, alcuni rappresentanti della commissione “economia” di Madrid, diversi rappresentanti </span>del movimento 15-M provenienti da diverse città della Spagna e un rappresentante della commissione “lavoro” di Roma.</span></span></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br />
<div style="text-align: justify;">- A. rileva che non è possibile organizzare uno sciopero generale appoggiandosi al sindacato, in quanto questo deve essere radicalmente estromesso dalle forme di lotta del movimento.</div><div style="text-align: justify;">- B., della commissione “economia” di Madrid, sostiene che il sindacato non deve essere estromesso, bensì rifondato, in quanto ci sono territori in cui è ancora molto forte e non è possibile ipotizzare una lotta che risulti vincente senza avere il suo sostegno.</div><div style="text-align: justify;">- C. ritiene che il movimento debba creare le condizioni per cui sia il sindacato a sentirsi costretto a convocare lo sciopero generale: ci si potrebbe, con questa finalità, appoggiare ad alcuni sindacati minoritari che, non essendo in linea con quelli maggioritari, risultano essere possibili interlocutori del movimento.</div><div style="text-align: justify;">- D. sostiene che nella fase attuale è assolutamente necessario evitare un fallimento del movimento. Si deve tentare di comprendere gli errori del passato per evitare di commetterli nuovamente. L’obiettivo primario, aggiunge, è quello di conseguire l’unità. Senza unità nella lotta dei lavoratori non è possibile raggiungere obiettivi. Bisogna, quindi, per forza coinvolgere il sindacato maggioritario, non solo quello minoritario.</div><div style="text-align: justify;">- E. sottolinea che all’ assemblea non sta partecipando alcun rappresentante sindacale, che al movimento partecipa la gente e non si è mai visto alcun sindacalista.</div><div style="text-align: justify;">- F., membro della commissione “lavoro“ di Barcellona, condivide l’esperienza del suo gruppo di lavoro. Racconta di come la commissione stia tentando di raggiungere tutte le fabbriche che stanno tentando di chiudere o che sono in lotta, dialogando anche con i sindacati. Aggiunge che la commissione sta lavorando con la prospettiva di organizzare uno sciopero generale, con la consapevolezza che il movimento da solo non può indire uno sciopero e che ciò può farlo solo il sindacato. Rileva che è necessario il contributo di tutti e che i partecipanti al movimento devono essere più uniti e riprendere le lotte delle generazioni precedenti. Sottolinea che il sindacato non è composto unicamente da dirigenti sindacali ma anche da tanti lavoratori che ne fanno parte ed è necessario differenziare: i traditori che firmano gli accordi sono solo i dirigenti. A suo giudizio coloro del movimento 15-m che hanno cacciato dalla piazza i sindacati hanno commesso un grande errore. Evidenzia che è necessario riprendere la coscienza di classe e che non si devono mai confondere i dirigenti con i lavoratori, per cui è necessario riportare le assemblee di base nei luoghi di lavoro, in modo che siano i lavoratori a decidere quali accordi devono essere firmati.</div><div style="text-align: justify;">- G. si dichiara in disaccordo con F. sull’impossibilità, per il solo movimento senza l’ausilio del sindacato, di indire uno sciopero generale. Sottolinea che i sindacati non stanno partecipando alla lotta per le strade.</div><div style="text-align: justify;">- H. ritiene che il movimento non debba andare a cercare il supporto dei sindacati e che sia il sindacato, eventualmente, a dover cercare il movimento. Racconta di lavorare nella sanità pubblica, un settore in piena crisi, e sottolinea che i lavoratori del suo settore sono assolutamente sfiduciati sulla possibilità di un cambiamento reale e che è compito del movimento far riacquistare loro tale fiducia.</div><div style="text-align: justify;">- I. si domanda quale sia l’efficacia di uno sciopero generale. Riporta il fatto che lavora in una impresa in Asturia in cui, se la produzione si ferma uno o più giorni, in realtà poi non accade nulla e questo vale, a suo parere, per la maggioranza delle imprese. Evidenzia di non avere alternative precise in mente ma ritiene che lo sciopero era una forma di lotta efficace nel passato, non lo è più oggi.</div><div style="text-align: justify;">- L. ritiene che i sindacati siano nemici del movimento e non comprende per quale motivo sia il movimento a dover salvare il sindacato. A suo parere non ha senso discutere se riformare o meno i sindacati, essendo il movimento una forma nuova, per la quale devono trovarsi una nuova formula nuova e idee nuove.</div><div style="text-align: justify;">- F. evidenzia che la riunione in corso è stata indetta per organizzare lo sciopero generale, a cui si sta già lavorando da due mesi, e che rispetta chi non è d’accordo con tale azione ma ritiene che costoro possono dar vita ad un’altra assemblea, trovando fuori luogo mettere in discussione l’iniziativa stessa dello sciopero generale.</div><div style="text-align: justify;">- N. ritiene che parlare al giorno d’oggi di “padroni” e “lavoratori” costituisca una rappresentazione dualistica limitante della realtà.</div><div style="text-align: justify;">- F. si dice indignata dell’impossibilità di utilizzare tali termini. Parlare di “lavoratori” è per lei imprescindibile.</div><div style="text-align: justify;">- O., membro della commissione “lavoro” di Barcellona, sostiene che il concetto di “lavoratore” non vada abbandonato, essendo invece necessario individuare chi oggi può ritenersi incluso in tale categoria: evidenzia che è ovvio che oggi il lavoratore non sia solo colui che si reca a lavoro in fabbrica, e che devono essere ad esempio considerati lavoratori anche tutti i precari, ma non per questo si deve abbandonare tale concetto. Ricorda come il cambiamento nella storia sia sempre stato portato grazie alle lotte dei lavoratori.</div><div style="text-align: justify;">- D. ritiene che uno sciopero generale sia necessario, come pure è necessario effettuare un salto qualitativo: dopo aver conquistato la piazza il movimento deve dimostrare di essere assolutamente generale e trasversale. Lo sciopero, quindi, a suo parere non è funzionale solo alla lotta in fabbrica ma ha un senso più ampio. Sostiene che il movimento non possa indire uno sciopero ma possa promuoverlo. Evidenzia come i sindacati siano forme organizzative che storicamente si sono rivelate fondamentali e che bisogna distinguere la cupola dei dirigenti dalla base sindacale, formata dai lavoratori.</div><div style="text-align: justify;">- P. ritiene che, dal punto di vista pratico, ci si debba chiedere come far confluire in un unico movimento le tante anime che possono partecipare. A suo parere lo sciopero generale deve essere solo una fase della lotta a lungo termine, non il suo obiettivo finale.</div><div style="text-align: justify;">- Q. evidenzia come sia assolutamente necessario portare la democrazia nelle fabbriche. Invita ad utilizzare parte dei vecchi sistemi, come i picchetti e lo sciopero, e ritiene si debba partecipare alle assemblee nei luoghi di lavoro. A suo parere il tema del lavoro all’interno del movimento 15-M non è ancora centrale e sottolinea come esista una commissione sul problema operaio che non sta facendo praticamente nulla. Quello che sta facendo il movimento, per ora, è rilevare la delegittimazione di molti degli attuali rappresentanti.</div><div style="text-align: justify;">- R., membro della commissione “lavoro” di Barcellona, rileva che il problema principale va individuato nella divisione della classe operaia. A suo parere, ad esempio, nel momento in cui i precari sostengono di essere precari ma non proletari è ovvio che non ci sarà mai una lotta efficace. Si deve tenere ben chiaro, aggiunge, che un salariato non sarà mai uguale al suo padrone. E’ necessario trovare forme di lotta che vadano a creare disagio ai padroni. Sottolinea che l’unico successo ottenuto recentemente in Spagna è stato conseguito grazie ad uno sciopero di 24 ore, che non ha creato chissà quali danni ma ha costituito un efficace sistema di pressione. Nel movimento 15-M, aggiunge, c’è gente che milita nei sindacati e nella politica ed è necessario riprendere le forme di lotta del passato, che sono da studiare e riprendere per proseguire la migliore tradizione del movimento operaio. Nel luogo dove lui lavora è stato raggiunto un successo grazie ad un gruppo di persone militanti in un sindacato.</div><div style="text-align: justify;">- S. ritiene che lo sciopero generale debba essere organizzato non solo contro l’economia produttiva ma deve essere allargato anche all’economia finanziaria.</div><div style="text-align: justify;">- P. sostiene che è necessario avere pazienza con il movimento, in quanto c’è gente giovane, che non ha mai militato. Di conseguenza, anche se il tema del lavoro non è ancora al centro del movimento, si deve attendere con pazienza l’evoluzione delle cose.</div><div style="text-align: justify;">- T. si esprime a favore di un taglio pratico della forma di lotta del movimento: è necessario lottare contro gli sfratti e sostenere le mobilitazioni in fabbrica. Evidenzia come egli abbia avuto un problema sul luogo di lavoro ma nessun sindacato lo abbia aiutato.</div><div style="text-align: justify;">- O. rileva che anche a lei non piacciono molte cose del movimento ma che è opportuno fare ciò che è possibile, quindi se c’è da fare uno sciopero, anche se non costituisce la soluzione ed anche se sono coinvolti dei sindacati, lei è a favore.</div><div style="text-align: justify;">- F. riporta un’altra esperienza della commissione “lavoro” di Barcellona. Racconta di come siano già stati effettuati due incontri con i lavoratori in lotta della città, con grande partecipazione da parte dei lavoratori. Si sta creando, aggiunge, un coordinamento dei lavoratori in lotta, riprendendo il principio diffuso negli anni ’70 per cui “se toccano una fabbrica le toccano tutte”. A suo parere è necessario continuare a far incontrare i lavoratori e condividere le lotte. Sul sito http://trabajadoresindignadosb<wbr></wbr>cn.wordpress.com è possibile trovare molte informazioni su quanto si sta facendo a Barcellona.</div></span></span>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-14315634797731286192011-07-27T10:09:00.000-07:002011-07-27T10:11:37.290-07:00Verbale Riunione 26/07Ordine del giorno<br />
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- Presidio/sciopero Leroy Merlin<br />
- Contatto con lavoratori IKEA<br />
- Proposte varie per la commissione lavoro<br />
- Discussione sulle assemblee in Spagna<br />
<br />
M. parla esaurientemente e a lungo del presidio indetto dai lavoratori Leroy Merlin a Porta di Roma a cui ha partecipato una delegazione della Commissione Lavoro. Lo sciopero ha ricevuto un 40% di adesioni, cifra ottima considerando che i sindacati non hanno dato il proprio apporto e non sono nemmeno intervenuti al presidio. La maggior parte di questo, però, era composto da militanti dell'autonomia, molti di più rispetto ai lavoratori stessi, forse il motivo è da attribuire all'orario e al giorno (Domenica mattina).<br />
M. conclude dicendo che ogni mercoledì si riuniscono i lavoratori Leroy Merlin dopo il lavoro alle 22, nel parcheggio del centro commerciale, ed esprime l'opinione che si dovrebbe provare ad intervenire come commissione lavoro.<br />
<br />
M. dice poi di aver preso contatti con un lavoratore IKEA dello stesso complesso commerciale che si è proposto di distribuire ad i suoi colleghi i volantini della commissione lavoro.<br />
<br />
C. rileva un ruolo spesso scissionista dell'autonomia nelle lotte dei lavoratori, cosa che, d'altronde, succede spesso anche con i sindacati. La Commissione Lavoro deve unire i lavoratori in lotta, le assemblee sono aperte sia a lavoratori organizzati nei sindacati sia non organizzati negli stessi, si è tutti concordi nel dire che le burocrazie sindacali vanno, invece, escluse.<br />
<br />
M. propone poi di iniziare a prendere contatti con assemblee auto organizzate nelle altre città d'Italia, fra le quali vengono segnalate l'assemblea proletaria di Bologna, il comitato di lavoratori Pomigliano non si piega e il collettivo Mirafiori di Torino. Tutti sono d'accordo sulla necessità di collegare quante più realtà dilotta possibile all'interno del territorio nazionale (e oltre!).<br />
La proposta successiva riguarda la stampa di un giornale che racchiuda tutto ciò con cui veniamo a contatto come Commissione Lavoro quindi realtà di lotta, e-mail inviate da lavoratori per descrivere la propria situazione e altro ancora. Il progetto è molto impegnativo ma si decide di tentare.<br />
Si prende in considerazione di leggere il libro "Lavoro salariato e Capitale" individuandolo come un ottimo testo di studio per quanto riguarda la questione del lavoro.<br />
Infine si parla della possibilità di mandare la diretta delle assemblee della Commissione Lavoro come si fa già per le assemblee generali.<br />
<br />
D. parla poi del suo viaggio a Madrid descrivendo i due giorni di assemblee popolari a cui ha assistito. Come prima cosa individua nelle partecipatissime assemblee dei quartieri il motore del movimento spagnolo, parla poi della grande etereogenerità dello stesso avendo individuato moltissime filosofie di lotta, dagli anarchici, ai marxisti, ai più moderati. In particolare evidenzia che alcune dinamiche si ripropongono praticamente alla stessa maniera che in Italia, sopratutto i contrasti tra chi bolla il conflitto tra capitale e lavoro come una cosa vecchia e superata e chi la pensa in maniera diametralmente opposta. Infine ci informa che la commissione lavoro di Barcellona sta provando a organizzare in congiunzione con i sindacati uno sciopero generale per Settembre.commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-59963306847111110862011-07-20T08:00:00.000-07:002011-07-20T08:00:46.802-07:00Verbale della riunione del 19 luglio<b>Ordine del giorno:</b><br />
<br />
<b>- </b>appoggio al presidio di Leroy Merlin<br />
- situazione Avenance Alitalia <br />
- situazione interna all'ATAC e aggiornamenti sull'aumento dei costi dei biglietti.<br />
- discussione sul movimento di Italian Revolution e sul 23 luglio<br />
<br />
La riunione inizia con l'intervento di S. che aggiorna sulla situazione di Leroy Merlin a Bufalotta: il 24 luglio ci sarà uno sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici e un presidio, a cui sarebbe bene partecipare, dalle 9.00 di mattina sino a fine mattinata. I militanti della commissione lavoro si organizzano per andarci, ma si riscontrano difficoltà a partecipare di mattina, tuttavia si prega, chi ci riesce, di partecipare per solidarizzare con i lavoratori (<a href="http://www.facebook.com/notes/metalmeccanici-autorganizzati/scioperiamo/251168751576995">clikka qui per leggere il comunicato diffuso su facebook</a>).<br />
<br />
M. ci aggiorna sulla situazione dell'Avenance in Alitalia, altrà realtà lavorativa in lotta contro un improbabile accordo che i padroni e i sindacati, insieme, hanno imposto ai lavoratori. Si allega in fondo al verbale la situazione dei lavoratori Avenance.<br />
<br />
S. racconta che dal 2012 i biglietti dell'ATAC subiranno un aumento del 50%, e che in generale ci saranno notevoli aumenti anche degli abbonamenti. M. ricorda che l'ATAC è una realtà in lotta costante (venerdì 22 luglio ce ne sarà uno, per esempio), e che visto che la metro chiuderà nel mese di agosto, saranno i conducenti ATAC (e non Met.Ro.) a subire un aumento degli orari di lavoro, per cui, dato lo scontento e comunque la coscienza della classe lavoratrice già presente nel settore, si farà un volantino <i>ad hoc </i>da distribuire sia a chi fruisce dei mezzi di trasporto, per fargli sapere di quanto aumenteranno i costi dei trasporti pubblici di Roma, sia ai lavoratori e alle lavoratrici dell'ATAC. Di ciò si occuperanno M. e M., e chi conosce storie su cosa sta succedendo nell'ATAC (lotte ecc...), è pregato di farlo sapere alla Commissione Lavoro (email <b>commissione.lavoro@email.it</b>).<br />
<br />
Si discute poi del 23 luglio, data in cui Italian Revolution ha deciso di svolgere una serie di <i>flash mob</i>: si discute se partecipare o meno, e in quanto Commissione Lavoro si decide di non partecipare con i nostri volantini poiché non si ritiene che il sabato pomeriggio in pieno centro a Roma si possano intercettare lavoratori e lavoratrici.<br />
C. fa notare ai componenti della Commissione Lavoro che non stanno partecipando alle assemblee generali, ed ognuno dei presenti comunica i motivi e le perplessità della propria assenza: S. dice che pensa che il movimento sia, per forza di cose, escludente, nel senso che tutti possono parlare in assemblea ma è ovvio che una certa classe di persone non ha niente in comune con un'altra, e che invece in assemblea si respira un clima pesante, secondo lei dovuto proprio al fatto che si vuole mettere tutti d'accordo per forza, quando è impossibile, visti gli interessi divergenti, per esempio, che esistono tra lavoratori e padroni.<br />
Aggiunge inoltre che non condivide e si dissocia assolutamente dal<a href="http://networkedblogs.com/kxYSf">l'ultimo verbale di Italian Revolution</a>, in particolare il passaggio in cui si dice: "Il nostro è un movimento di popolo, noi rappresentiamo il nuovo ed è per questo che devono essere i vari movimenti già esistenti a cercare noi e alle noste condizoni e non viceversa, perchè loro rappresentano un sistema vecchio e fallimentare.", perché pensa sia un pensiero nocivo per gli altri e per se stessi e che il nostro ruolo è dialogare con tutti e, se possibile, connettere le lotte.<br />
M. dice che non partecipa perché gli sembra che in assemblea generale non si parli di niente di pratico, ma si facciano solo sterili discussioni, M. invece dice che non potendo intercettare lavoratori in piazza san Giovanni, non essendo un luogo di passaggio, non è minimamente interessato all'assemblea, e inoltre per lui raggiungere piazza san Giovanni è scomodo: invita pertanto a cambiare posto, per esempio con Piazza Vittorio che è vicino Termini e più comodo per tutti.<br />
M. racconta che è l'unico ad occuparsi del blog di Italian Revolution Roma e fa molta fatica, vorrebbe vedere più partecipazione da parte di chi partecipa anche all'assemblea generale.<br />
<br />
Segue interessante intervento di M., che dice che non dobbiamo lottare per i nostri diritti di lavoratori e lavoratrici, ma per i nostri <b>bisogni</b>. Segue discussione sul concetto di bisogno in generale. <br />
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<div style="text-align: center;">*******</div><br />
<div style="text-align: center;">Avenance Italia </div><br />
<div><span class="Apple-style-span" style="color: #2a2a2a; line-height: 17px;"><div id="mp0_Date" style="line-height: 17px;">14/07/2011</div><div id="mp0_Date" style="line-height: 17px;"><br />
</div></span></div>Ho saputo che in una mensa dell'Avenance, in specifico quella dell'Alitalia, sono stati cassintegrati tutti i dipendenti. <div style="line-height: 17px;">Da mesi i dirigenti hanno proposto ai lavoratori (che dovrebbero essere un quindicina) altri orari, perchè gli orari di apertura vecchi non convenivano più a tenere la mensa aperta. I dipendenti hanno rifiutato perchè si trovavano bene con queli orari e visto che all'Avenance dell'Alitalia non conveniva più rimanere aperta per quegli orari, i dirigenti hanno deciso di non rinnovare il contratto d'appalto della mensa. Ieri sera hanno tenuto i rappresentanti di tutti i sindacati un colloquio con l'azienda e non conosco gli esiti. </div><div style="line-height: 17px;">Ho saputo che i dipendenti avevano intenzione di protestare sotto l'alitalia perchè ha accettato la chiusura della mensa prima della scadenza del contratto d'appalto!</div><div style="line-height: 17px;"><br />
</div><div style="line-height: 17px;">20/07/2011</div><div style="line-height: 17px;"><br />
</div><div style="line-height: 17px;">Aggiornamenti:</div><div style="line-height: 17px;"><br />
</div><div style="line-height: 17px;">La riunione si è tenuta con seguente esito: I dirigenti hanno deciso prima di prendere la decisione della cassa integrazione di vedere se ci sono posti di lavoro liberi in altre mense Avenance.</div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-8000378035586028042011-07-12T06:27:00.000-07:002011-07-12T06:29:01.659-07:00Riunione 12/07 sospesa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/__T5CcnIYGUw/TD40m9NBsBI/AAAAAAAAEHg/R-G4RU9cJyQ/s1600/work-in-progress.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="http://1.bp.blogspot.com/__T5CcnIYGUw/TD40m9NBsBI/AAAAAAAAEHg/R-G4RU9cJyQ/s320/work-in-progress.gif" width="320" /></a></div><br />
La commissione lavoro informa tutti/e gli/le interessati/e che la riunione prevista per questa sera alle 19:00 (come ogni martedì) è sospesa per mancanza di argomenti "freschi" da trattare e impegni contingenti di molti militanti. Il prossimo appuntamento è per martedì prossimo alle 19:00. Buon lavoro a tutti/e.<br />
<br />
Commissione Lavorocommissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-41087683685964727962011-07-06T03:54:00.000-07:002011-07-06T03:54:13.206-07:00Verbale Riunione 05/07Prima che inizi l'assemblea M. e S. propongono di discutere inizialmente delle iniziative intraprese e da intraprendere e successivamente discutere più in generale del movimento e di questioni teoriche, l'idea viene accettata all'unanimità. M. parla del presidio tenutosi sotto il ministero per il lavoro a Via Fornovo in appoggio della vertenza ancora pendente per i lavoratori Teleperformance evidenziando come la Commissione sia riuscita a portare il proprio appoggio per tutto il giorno dandosi il cambio dalle 9 di mattina alle 9 e mezza di sera. Si decide di riparlare della situazione in presenza di un lavoratore Teleperformance non presente il giorno dell'assemblea. Successivamente si presenta C. una lavoratrice di un Centro Commerciale parla della forte divisione di lavoratori e lavoratrici e del fatto che questa divisione sia sfruttata dai padroni per srappare condizioni sempre più sfavorevoli di lavoro. Emerge poi l'importanza delle grandi catene all'interno dei centri commerciali e di come i lavoratori in quelle grabdi catene siano tutti o quasi a tempo determinato e quindi si preoccupino meno della lotta per i propri diritti. S. parla del metodo di lotta dei lavoratori di un Centro Commerciale e si decide di prendere contatto come commissione lavoro. S. dice che i lavoratori dovrebbero tutti lavorare più lentamente come metodo di autodifesa dalle pretese, esagerate, di proprietari senza scrupoli (in particolare si parla degli orari massacranti all'interno dei centri commerciali e dei call center), M. aggiunge che se questo lavorare di meno fosse fatto in maniera consapevole e fosse rivendicato di fronte ai proprietari potrebbe diventare un vero e proprio metodo di lotta con il quale costringere i padroni ad assumere più personale (abbattendo i profitti di questo, chiaramente). N. pensa, invece, che la soluzione sia nell'instaurare un rapporto diretto tra lavoratori e imprenditori e nel far rispettare le leggi che ci sono riguardo alla tutela del lavoro, A. appoggia il discorso e evidenzia le differenze tra indignati spagnoli e indignati italiani. M. fa notare che il punto comune fra indignati di ogni paese deve essere il metodo assembleare dal basso ed è in quella direzione che si muove la Commissione Lavoro, aggiunge poi che le leggi vengono fatte dal sistema economico e che si stanno sempre più avvicinando al padrone e allontanando dai lavoratori (cita come esempio i referendum della Fiat e i contratti precari). G. aggiunge che per ripartire dalle ragioni del lavoro bisognerebbe innanzitutto eliminare con la lotta tutti i contratti di precarizzazione del lavoro. C. conclude esprimendo l'opinione che il vecchio sistema sta crollando e andrà sostituito con uno nuovo.commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-81878350635764111862011-06-29T06:16:00.001-07:002011-06-29T06:16:57.080-07:0030 giugno: volantinaggio e solidarietà ai lavoratori Teleperfomance!La Commissione Lavoro aderisce al presidio dei lavoratori Teleperformance del 30/06/2011 e sostiene senza riserve la loro lotta per la difesa di 1500 posti di lavoro (su un totale di 3000 dipendenti) in pericolo.<br />
Per chiunque fosse interessato a partecipare (siete tutti invitati) l'appuntamento è dalle ore 10:00 in Via Fornovo 8 davanti al ministero. La solidarietà e la lotta sono i due pilastri fondamentali della nostra azione come indignati, vincere si può, ma solo se ci uniamo.commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-1424442007306263012011-06-29T05:57:00.001-07:002011-06-29T05:57:46.839-07:00Verbale della riunione del 28 giugno<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Ordine del giorno:</b></div><ul><li><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;">situazione del movimento</div></li>
<li><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;">volantinaggi</div></li>
<li><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;">corrispondenze</div></li>
</ul><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Situazione del movimento.</b></div><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;">E. parla dell'incontro degli <i>indignados</i><span style="font-style: normal;"> con i centri sociali di Spinaceto. Si parla della situazione greca, in cui gli </span><i>indignados </i><span style="font-style: normal;">greci si sono uniti alle lotte di lavoratori già in corso. </span> </div><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> N. riproporrà assemblee nel suo quartiere, a Casalbertone da settembre si inizieranno a svolgere le assemblee del comitato di quartiere che prima erano a porte chiuse, in piazza. </div><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> I prossimi quartieri proposti sono Spinaceto, Guidona e Quadraro. L'obiettivo è rendere autonome queste assemblee. </div><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> A. parla del corteo della NO TAV, si discute quindi su eventuali sostegni ad altre proteste, e di unificare le lotte per moltiplicare la possibilità di vittoria, e ciò finora non è avvenuto, come dice L., a causa dell'individualismo imperante generato dal capitalismo. </div><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-style: normal;">Segue discussione sul tema della meritocrazia nel sistema capitalistico attuale. E. ritiene che esso sia una delle spie d'allarme che ci fa capire che il capitalismo ha perso, L. aggiunge che la meritocrazia è avantaggiare chi piega la testa per primo, per esempio nel mondo della scuola, sia docenti che alunni, come specifica S. G. dice che attualmente la meritocrazia è inutile se si parte da punto di partenza differenti. S. dice che meritocrazia è opposta al concetto di solidarietà, e non fa che aumentare la conflittualità tra lavoratori e lavoratrici che invece dovrebbero unirsi. N. invece sostiene la meritocrazia e dice che sono gli imprenditori italiani a tenere in piedi il Paese, e che i lavoratori e gli imprenditori dovrebbero lottare insieme contro lo Stato, che è loro nemico. M. e S. gli fanno notare che questo è corporativismo, ossia una forma di organizzazione attuata sotto il regime fascista. C. sostiene che il lavoratore deve ringraziare l'imprenditore (che gli dà lavoro) perché siamo in questo sistema, esattamente come nel sistema schiavista, lo schiavo che non veniva ucciso dal padrone lo doveva ringraziare. A. propone di trovare un punto di vista comune. L. sposa l'intervento di C., e ricorda che </span><span style="font-style: normal;"><b>la commissione lavoro nasce per </b></span><i><b>contrapporre</b></i><span style="font-style: normal;"><b> le ragioni del lavoro a quelle del capitale. </b></span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: medium;">La commissione privilegia il punto di vista del lavoratore e aggiunge inoltre che il lavoro di oggi è una forma di prostituzione. S. dice che non ci potranno mai essere punti di interesse e d'incontro tra lavoratori e imprenditori. N. non è d'accordo con il termine “prostituzione” associato al lavoro, perché secondo lui il lavoro è dignità. Alcuni fanno notare che non può essere dignitoso in questo sistema. </span></span> </div><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> <br />
</div><ul><li><div align="LEFT" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><b>Volantinaggi.</b></div></li>
</ul><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> Il prossimo volantinaggio della Commissione Lavoro è il 30 giugno (giovedì), per solidarizzare con i lavoratori di Teleperfomance (vedi verbale precedente), in cui 1500 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro: proprio il 30 giugno decideranno della sorte di questi lavoratori, per cui si invitano tutti a recarsi al presidio il 30 giugno dalle ore 10 a volantinare e solidarizzare in via Fornovo 8, vicino la fermata della metro A di Lepanto (vedi mappa). </div><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> <br />
</div><ul><li><div align="LEFT" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><b>Corrispondenze.</b></div></li>
</ul><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-style: normal;">Sono arrivate all'indirizzo email della commissione lavoro delle email con esperienze di lavoro/precariato/disoccupazione che presto verranno diffuse tramite il blog. Si invitano tutti a inviare le loro esperienze all'indirizzo email: <a href="mailto:commissionelavoro@email.it">commissionelavoro@email.it</a></span></div><div align="LEFT" style="font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-style: normal;">che verranno pubblicate nel blog <a href="http://www.commissionelavoro.blogspot.com/">http://www.commissionelavoro.blogspot.com</a></span></div><div align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: medium; margin-bottom: 0cm;"> <br />
</div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-17490615504439391972011-06-23T02:38:00.000-07:002011-06-23T06:40:49.209-07:00Verbale Riunione 22 giugno<div style="text-align: center;">Riunione Commissione Lavoro del 22/06/2011</div><div style="text-align: center;"><br />
</div>La riunione inizia con l'intervento di E. che spiega la situazione dei volantinaggi al quartiere di Casal Bertone. Dice che l'accoglienza degli abitanti è stata ottima, e che bisognerà mettersi in contatto con le realtà già esistenti per capire meglio la realtà del luogo. Il prossimo volantinaggio è previsto per Guidonia. Si pensa sia importante fare delle interviste e dei video di indignati di Casalbertone da far girare poi online.<br />
Il prossimo appuntamento è giovedì 23 alle 17.30 a piazza Santa Maria Consolatrice. L. si propone per fare animazione coi bambini, di modo che le famiglie possano partecipare attivamente all'assemblea di quartiere.<br />
Si discute per un po' di ciò che sta succedendo a Montecitorio, seguono interventi su ciò che accade là. L. chiarifica che quella del movimento San Precario è una lotta individualista, mentre noi dobbiamo lavorare con i lavoratori tutti, cosa che tra l'altro è alla base del movimento spagnolo, come ricorda E.: esso si rivolge a tutti, perché quell'indignazione riguarda tutte le persone, non solo una situazione specifica.<br />
Si passa alla situazione di Teleperfomance, call center in lotta in cui 1400 operatori rischiano il licenziamento (vedi verbale precedente). Il prossimo appuntamento di volantinaggio è il 22 giugno alle 10.00 a via Fornovo in sostegno dei lavoratori di Teleperfomance. L., che il 21 è stato al presidio, racconta che i lavoratori Teleperfomance sono stati molto accoglienti con lui.<br />
Si decide che è importante intercettare anche online le lotte dei lavoratori (scioperi, presidi, ecc...) e comunicarle sempre alla mailing list, così anche se chi intercetta la lotta non ci può andare, magari qualcuno può farlo, e solidarizzare così coi lavoratori.<br />
<br />
Si ricordano i contatti per la commissione lavoro:<br />
email: <b>commissione.lavoro@email.it</b> (email per comunicazioni generali e raccolta di storie di precarietà, lavoro e disoccupazione che verranno poi pubblicate sul blog in forma anonima, di modo da svolgere un lavoro di conoscenza e informazione) <br />
blog (work in progress):<a href="http://commissionelavoro.blogspot.com/"> http://commissionelavoro.blogspot.com/</a><br />
<br />
<b>Il prossimo appuntamento della Commissione Lavoro è per venerdì alle 15.00 alla fermata Subaugusta della metro A.</b>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-41457556337454936162011-06-23T02:34:00.000-07:002011-06-23T06:51:18.468-07:00Volantino della Commissione Lavoro (fronte/retro)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-XFFh6yPdi3I/TgMHYMQHihI/AAAAAAAAABY/q-VAtEXeUOk/s1600/commissione+lavoropng.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-XFFh6yPdi3I/TgMHYMQHihI/AAAAAAAAABY/q-VAtEXeUOk/s640/commissione+lavoropng.png" width="452" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-nWI5NSfcXM8/TgMIM8dsLYI/AAAAAAAAABc/j4kb6aELHs8/s1600/commissione+lavoropng.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-nWI5NSfcXM8/TgMIM8dsLYI/AAAAAAAAABc/j4kb6aELHs8/s640/commissione+lavoropng.gif" width="452" /></a></div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6583836919234631391.post-83158661052027377302011-06-23T02:27:00.000-07:002011-06-23T02:38:42.704-07:00Verbale riunione 14 giugno<style type="text/css">
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</style> <br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">Verbale della riunione della commissione lavoro del 14 giugno 2011</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;">La riunione è stata aperta da un intervento che ha chiarito che cos’è il movimento degli <i>indignados</i>, come la commissione lavoro è nata all’interno dell’assemblea romana di questo movimento, il significato di questa commissione, il lavoro da essa compiuto nelle due settimane della sua esistenza.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Un intervento successivo entra nel merito del lavoro svolto a Centocelle con volantinaggi (2) al centro commerciale primavera ed uno <i>speackeraggio</i> al megafono in largo Agosta.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Dalla discussione emergono quattro ambiti di intervento che questa commissione vuole perseguire, sopratutto attraverso i volantinaggi: i centri commerciali, i <i>call center</i>, i cantieri della metropolitana, i mezzi del trasporto pubblico, praticati dai pendolari. </div><div style="margin-bottom: 0cm;">Per ognuno di questi luoghi si sviluppa una piccola riflessione.</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>Centri commerciali, </b><span style="font-weight: normal;">ci si accorda per formare uno o più gruppi “volanti”, 5 persone in una macchina che possano distribuire i volantini in più centri commerciali di seguito. Un lavoro da fare in questi giorni è quello di mappare tutti i centri commerciali ai quali si intenderà andare nelle uscite future.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>Call center, </b><span style="font-weight: normal;">si decide di programmare dei volantinaggi davanti a </span><i><span style="font-weight: normal;">teleperformance</span></i><span style="font-weight: normal;">. Questi volantinaggi verranno svolti in data ancora da definirsi, anche perchè, al momento, dobbiamo stendere un volantino specifico per la situazione. I centri di </span><i><span style="font-weight: normal;">teleperformance</span></i><span style="font-weight: normal;"> da coprire sono 2.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>Cantieri della metropolitana, </b><span style="font-weight: normal;">il discorso è meno definito, in ogni caso anche questi dovrebbero essere mappati, ci si dovrà inoltre informare sugli orari di entrata e di uscita degli operai, per capire il momento migliore per svolgere l’intervento.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>Trasporto pubblico, </b><span style="font-weight: normal;">per quanto riguarda i pendolari si invitano i singoli membri della commissione a distribuire i volantini quando viaggiano sui mezzi, in seguito si potranno costituire dei gruppi e degli appuntamenti specifici dediti a questo tipo di lavoro.</span></div><div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-weight: normal;">Si decide poi di fare una mail della commissione per raccogliere le storie del lavoro, da indicare anche sui volantini con la dicitura “</span><i><span style="font-weight: normal;">raccontaci la tua esperienza, scrivi a...”</span></i><span style="font-weight: normal;">, si decide anche di dare vita ad un </span><i><span style="font-weight: normal;">blog</span></i><span style="font-weight: normal;"> nel quale pubblicare questi racconti, più il materiale prodotto dalla commissione.</span></div><div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">Viene fatta una colletta e individuato un cassiere.</div><div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-weight: normal;">Svolte queste questioni tecniche si passa alla discussione collettiva a partire dalle situazioni lavorative presenti. Carico di significato l’intervento di un lavoratore del </span><i><span style="font-weight: normal;">call center</span></i><span style="font-weight: normal;"> </span><i><span style="font-weight: normal;">teleperformance</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> che descrive i continui inganni da parte di azienda e sindacati, il peggioramento delle condizioni di questi lavoratori assunti, licenziati, riassunti, ogni volta con contratti peggiori, le difficoltà incontrate dai processi di autorganizzazione delle lotte che, pure, in questi anni si sono tentati di attivare. Ci invita tutti a partecipare ai presidi dei lavoratori che si terranno in via Fornovo il 16 ed al ministero dello sviluppo economico il 21, per dare forza alla vertenza in atto (vedi gli orari sulla </span></span><i><span style="font-weight: normal;">mailing list</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">). Seguono numerosi interventi dalle più disparate condizioni: da chi cerca di lavorare in proprio agli studenti con scarse prospettive per il futuro, costretti a fare </span></span><i><span style="font-weight: normal;">stage</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> gratuiti, da un ex lavoratore </span></span><i><span style="font-weight: normal;">telecom</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> testimone dei forti tagli che hanno investito l’azienda a due insegnanti precari, ad un impiegato della regione, da chi è venuto in Italia ed è alla continua ricerca di un lavoro a chi in Italia ci è nato e un lavoro non lo trova lo stesso, trovandosi così invischiato nel meccanismo (da approfondire) della formazione continua, dei </span></span><i><span style="font-weight: normal;">master</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> a pagamento, della richiesta di esperienza pregressa per accedere... alla prima esperienza lavorativa, fino a chi si barcamena tra due o più lavori contemporaneamente.</span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Ognuno di questi scriverà una piccola testimonianza della propria condizione lavorativa, che verrà raccolta – attraverso la </span></span><i><span style="font-weight: normal;">mailing list</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> – in un bollettino, prezioso materiale non per un opera meramente narrativa ma, per capire meglio dove e come intervenire, di quali strumenti dotarci, come essere più incisivi ed efficaci.</span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">In chiusura, tutti gli interventi hanno ribadito non solo le tematiche della precarietà, dello sfruttamento, dei ritmi di lavoro, della inadeguatezza delle paghe al costo della vita, etc., ma, hanno anche espresso con forza alcuni concetti fondamentali: la necessità di uscire dall’isolamento, dalla settorialità, dall’individualismo che ha caratterizzato tutte le vertenze e che caratterizza la condizione media nei luoghi di lavoro. La necessità di rilanciare il protagonismo dei lavoratori, la condivisione delle esperienze, la lotta collettiva, la solidarietà tra esperienze differenti, l’autorganizzazione dal basso sul modello assembleare. La necessità di denunciare le pratiche sindacali degli accordi senza nemmeno consultare i lavoratori, dei contratti sempre al ribasso, del dividere e spegnere le lotte... di denunciare, in generale, il limite che incontra per sua natura il sindacalismo e la necessità di organizzarsi dal basso, in alternativa ad esso.</span></span></div><div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">L’assemblea si scioglie dandosi appuntamento a martedì prossimo con l’obiettivo di avere una mappatura dei luoghi nei quali intervenire (come indicato sopra), con l’invito a tutti a scrivere sulla loro condizione e a diffondere i volantini anche individualmente.</div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><b>PROSSIMI APPUNTAMENTI:</b></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>giovedì 16 giugno Casalbertone, </b><span style="font-weight: normal;">luogo esatto e orario da verificare su FB, assemblea di piazza organizzata dal gruppo quartieri. È importante che la nostra commissioni partecipi per portare, anche in quel contesto, la questione lavoro.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>sabato 18 giugno ore 17</b><span style="font-weight: normal;">, metro Subaugusta, per volantinaggio ai centri commerciali della Tuscolana.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><b>Martedì 21 giugno ore 16</b><span style="font-weight: normal;"> luogo e meta da definirsi, volantinaggio (magari dai lavooratori </span><i><span style="font-weight: normal;">teleperformance </span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">in pesidio?).</span></span></div><div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><br />
</div>commissione.lavorohttp://www.blogger.com/profile/08849623950300294837noreply@blogger.com0